Tra due giorni celebreremo la Giornata della Memoria



Tra due giorni celebreremo la Giornata della Memoria, per ricordare le vittime del nazifascismo e per rievocare gli anni in cui l'Europa pareva inghiottita dai totalitarismi neri.

Vogliamo ricordare la Shoah, le leggi razziali, tutti gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia e la morte, nonché coloro che si sono opposti al progetto di sterminio, salvando altre vite e proteggendo i perseguitati.
Il 27 gennaio del 1945 le truppe sovietiche, impegnate nella offensiva Vistola-Oder, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. Sono passati 75 anni.
Eppure, poche ore fa, una scritta antisemita è comparsa sulla porta di Aldo Rolfi, figlio di Lidia, partigiana deportata a Ravensbruck nel 1944. Lidia ha raccontato l'orrore dei lager, fino alla sua morte, nel 1996.
La scritta "Juden hier", "qui ci sono ebrei", come nelle città tedesche durante il nazismo, rievoca quel baratro in cui piombammo e ci motiva ad un rinnovato impegno, per non dimenticare e per isolare coloro che vorrebbero ricacciarci indietro.