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Visualizzazione dei post da settembre, 2020

ASFALTI BRIANZA. TEMPO SCADUTO.

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Finisce oggi il tempo concesso ad Asfalti Brianza per mettersi in regola. La montagna illegale di fresato è ancora ben visibile dalla strada, nonostante la scadenza fissata per oggi. Ricapitoliamo gli ultimi due passaggi di questa vicenda insopportabile, fatta di soprusi, di violazioni della legge, di sconsiderato disinteresse per la salute e per la sicurezza dei cittadini. Il 6 agosto Asfalti Brianza chiede alla Provincia di rivedere la scadenza del 30 settembre. L'azienda sostiene di aver incontrato "difficoltà tecniche" e chiede di utilizzare il fresato illegale nel ciclo produttivo. Prima di rimuovere la montagna, vuole aspettare che la Provincia si pronunci su questa richiesta. Abbiamo documentato questo passaggio qui: https://bit.ly/33kQ9gl . Il 12 agosto la Provincia risponde negativamente, intimando all'azienda di rispettare la scadenza del 30 settembre per l'allontanamento dei rifiuti illecitamente accatastati nella montagna. Abbiamo documentato questo

IN PIAZZA, PER CONFRONTARCI SUL FUTURO DELLA NOSTRA CITTA'.

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Questa mattina siamo andati in piazza per raccontare il nostro punto di vista sul Piano di Governo del Territorio da poco presentato dall'Amministrazione. In poche ore, oltre 200 cittadini hanno firmato per chiedere all'Amministrazione di conservare le aree verdi in via Kennedy e di puntare sulla riqualificazione dell'esistente. La raccolta firme non si ferma qui e ritorneremo in piazza a partire dal prossimo fine settimana. Abbiamo avvertito tanta voglia di entrare nel merito delle questioni. Tante domande, osservazioni positive, considerazioni critiche e obiezioni costruttive. Ci impegniamo a fare tesoro di tutto questo. Vogliamo rinnovare una promessa. Intendiamo lavorare con metodo e risolutezza, sempre rimanendo ancorati ai fatti e alla documentazione disponibile, in costante contatto con la città. Siamo sicuri che, così facendo, i risultati non tarderanno ad arrivare.

ASFALTI BRIANZA. IL 30 SETTEMBRE SI AVVICINA: OCCORRE RISOLUTEZZA.

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Il 30 settembre scade il tempo accordato all'azienda per smaltire la montagna illecita di fresato e per mettere a norma l'impianto. Qualora l'azienda non dovesse rispettare la scadenza, ci aspettiamo una presa di posizione netta da parte delle autorità competenti, con una revoca definitiva dell'autorizzazione. Nel Consiglio Comunale di ieri sera, Francesco Facciuto ha interrogato l'Amministrazione: "Qualora entro il 30 settembre non ci dovesse essere la rimozione della montagna illegale presente nel sito, l'Amministrazione chiederà o no alla Provincia, con un atto formale, una revoca dell'autorizzazione?". Ecco la risposta di Capitanio: "Non è stata ancora presa una decisione definitiva e seguiranno aggiornamenti". Qui il link al video del Consiglio: https://bit.ly/2HtLaBl Non è tutto. Sempre per il 30 settembre è prevista una nuova convocazione della Conferenza dei Servizi. La Conferenza dovrà valutare le richieste depositate dall'

LA CATTIVA PROGETTAZIONE URBANISTICA PRODUCE DEGRADO.

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Guardando queste foto potete farvi una prima idea della sporcizia e del degrado che interessano l'area circostante l'ex Frette, dove oggi sorgono discount e fast food. Gli scatti sono di un paio di giorni fa. Alla spazzatura diffusa, non soltanto nel parcheggio ma in tutta l'area circostante, si aggiungono anche altri problemi: cattivi odori, schiamazzi fino a tarda notte, crescente insicurezza, reale e percepita. Dinanzi a questo scenario, gli amministratori pubblici più grossolani sosterranno che il problema principale stia nella cattiva educazione dei clienti. Questa risposta, molto usata da certa politica, ha un obiettivo molto semplice: scaricare il barile e deresponsabilizzare chi ha reso possibile la costruzione di strutture incompatibili con il quadro urbanistico di riferimento. E' bene tenere a mente che certi edifici e certe attività tendono a produrre fenomeni indesiderati: anche per questo la progettazione urbanistica della città è una prerogativa del deciso

CAPITANIO CI ACCUSA DI FARE TERRORISMO. NOI RISPONDIAMO CON I DOCUMENTI.

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Abbiamo denunciato il progetto di urbanizzazione in via Kennedy su un'area verde di oltre 97.000 metri quadri. Secondo Capitanio staremmo mentendo. Per togliervi ogni dubbio, riportiamo un'immagine estratta dal PGT: in marrone scuro, è ben visibile l'area interessata all'espansione urbanistica. Quelli sono 97.000 metri quadri. Capitanio ci ha accusato di fare terrorismo e di non conoscere la documentazione, affermando che "la superficie consumabile si attesterà sui 15-20.000mq, al massimo 30.000". Tralasciamo ogni commento su dichiarazioni tanto vaghe, che trattano migliaia di metri di verde come se fossero noccioline. Almeno per il momento, preferiamo soffermarci su quel "al massimo 30.000". Di cosa si tratta? C'è davvero questo limite al consumo di suolo? Per capire come stanno le cose, è sufficiente guardare per bene le carte. Il documento "DR02-Scenario Strategico" del nuovo PGT richiama, a pagina 12, un'intesa stipulata con l

ASFALTI BRIANZA. LA MONTAGNA ILLECITA E' ANCORA LI'.

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Il 30 settembre scadrà il tempo concesso all'azienda per sistemare le tante e gravi criticità emerse in questi anni, ben certificate dalla documentazione disponibile. Tra le criticità più preoccupanti figura, ancora oggi, il problema della montagna di fresato stoccata illegalmente nel sito produttivo. Come abbiamo ribadito più volte, si tratta di un punto rilevantissimo. Ricordiamo brevemente il perché. Quel fresato, all'origine di un intervento dell'Autorità Giudiziaria, non può essere adoperato nella produzione. L'azienda non è stata in grado di dare risposte chiare sull'origine e sulla composizione del prodotto; non dispone delle autorizzazioni necessarie per l'utilizzo; utilizza uno stabilimento produttivo vetusto e si è dimostrata incapace di dare tutte le garanzie necessarie, in termini di salute e sicurezza pubblica. Perché l'azienda ha stoccato il fresato nel sito? Perché la montagna di fresato è collegata al ciclo produttivo da un nastro trasporta

VIA KENNEDY. ECCO CHE INIZIANO A SPUNTARE I PRIMI PALAZZI.

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Negli scorsi giorni, Mauro Capitanio ha provato a far passare un messaggio: il piano di urbanizzazione di via Kennedy avrebbe come obiettivo la costruzione dell'RSA, sicché in molti hanno inteso che non si sarebbe costruito altro. Oggi, Capitanio inizia a riconoscere quanto le carte dicono chiaramente. Dalle pagine del Giornale di Vimercate, il Sindaco riconosce che potrebbero sorgere "quattro o cinque palazzine", oltre all'RSA. Già questo sarebbe sufficiente a far comprendere i reali obiettivi dell'Amministrazione, oltre che le contraddizioni rispetto a quanto affermato in campagna elettorale. Ma c'è di più. Non è la prima volta che Capitanio e i suoi alleati utilizzano l'argomento delle "quattro o cinque palazzine" con una certa disinvoltura, lasciando intendere che la cementificazione prevista sia meno invasiva di quanto si possa pensare. Per dimostrarlo, rispolveriamo una vicenda recente, quella dell'area ex Frette. Ecco cosa affermava l&

CONSUMO DI SUOLO, LA POLITICA COMPRENDE LA SITUAZIONE? PARE DI NO.

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La grafica che vi proponiamo riassume alcuni dati sul consumo di suolo. Si tratta di numeri molto preoccupanti, destinati ad avere ricadute sempre più gravi, sia sul fronte ambientale che su quello economico. Chi ha elaborato il nuovo Piano di Governo del Territorio pare del tutto inconsapevole della situazione. Per rendersene conto, è sufficiente leggere i documenti depositati. Secondo gli estensori del Piano e dei gruppi politici che lo propongono, Concorezzo godrebbe di un rapporto equilibrato tra suolo urbanizzato e suolo libero. Un giudizio assurdo, contraddetto da tutte le evidenze e da tutti gli studi sull'argomento. Questa mancanza di consapevolezza non può che tradursi in politiche miopi, senza presa sulla realtà che ci circonda. E' nostro dovere analizzare queste politiche, correggere le storture e proporre un punto di vista che tenga davvero conto dei problemi che occorre affrontare.

VORREMMO UNA POLITICA CHE MANTIENE LA PAROLA DATA.

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Nell'ultimo Consiglio Comunale l'Amministrazione ha affermato di voler costruire un nuovo quartiere in via Kennedy, trasformando un'area verde di oltre 97.000 metri quadri. Il Piano di Governo del Territorio appena presentato conferma questa intenzione. Nero su bianco. Si tratta di un'area gigantesca, sedici volte quella occupata dalla nuova Lidl. E non è la sola. Eppure, durante la campagna elettorale, Mauro Capitanio si presentava ai cittadini in tutt'altre vesti, provando a darsi un tono ecologista, predicando "consumo zero" e "solo riqualificazioni". Guardate qui sotto uno dei manifesti usati da Capitanio per chiedere il voto ai concorezzesi. Crediamo superfluo ogni altro commento. La politica è una cosa seria e vogliamo essere molto chiari. Faremo del nostro meglio per fermare questo piano di cementificazione. Abbiamo bisogno anche del tuo sostegno. E' importante.

LA PRESA IN GIRO DEL "CONSUMO DI SUOLO ZERO".

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Nell'ultimo Consiglio Comunale l'Amministrazione di Mauro Capitanio ha affermato di voler procedere con la costruzione di un nuovo quartiere in via Kennedy, consumando un'area verde di oltre 97.000 metri quadri. Ma quanti sono 97.000 metri quadri? Guardando la cartina qui sotto potete rendervene conto. Sommando le aree di Aldi, McDonald, Lidl, Acquaworld e America Graffiti arriviamo a poco più di 52.000 metri quadri. Per avvicinarci a quota 97.000, dobbiamo sommare anche Villa Zoja e il Burrone. Cosa scriveva Capitanio nel suo programma elettorale, quello votato dagli elettori? Ecco qui. "Con le nuove linee guida del PGT abbiamo introdotto il principio 'zero consumo di suolo' e andremo a lavorare esclusivamente sulla riqualificazione dell'esistente." Semplicemente vergognoso. Avvertiamo come nostro dovere quello di fare di tutto affinché questo piano di cementificazione venga stoppato.

VASCA VOLANO. UN RISULTATO AGRODOLCE.

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Hanno preso il via i lavori per la nuova vasca volano di Rancate, promossi da BrianzaAcque e per un costo di 3 milioni di euro. Per capire di cosa stiamo parlando e per dare un'informazione completa ai cittadini, è buona cosa andare con ordine. Che cosa è una vasca volano? Semplice. Si tratta di un contenitore in cemento e interrato, costruito per accumulare temporaneamente le acque a seguito di eventi meteorici, facilitando la gestione del flusso dei liquami. E' utile costruire una vasca volano in zona Rancate? Si, è utile. Potrebbe infatti contribuire a ridurre l'impatto dei frequenti allagamenti nella zona immediatamente circostante. E quindi? Perché lo definiamo un risultato "agrodolce"? Partiamo dalle cause. Perché quando piove si verificano gli allagamenti? Una delle ragioni più importanti sta nell'eccessiva urbanizzazione del nostro territorio. La cementificazione dei terreni rende i suoli impermeabili, riducendo la capacità di assorbimento dell'

QUANDO IL SOSTEGNO AI PICCOLI COMMERCIANTI E' SOLO UNO SLOGAN.

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Alcuni commercianti ci hanno contattato per segnalare una situazione paradossale. Il Comune di Concorezzo ha preteso il pagamento di una tassa che, almeno per quest'anno, sarebbe stato bene evitare. Entriamo in qualche dettaglio, anche per condividere una riflessione più generale. La tassa in questione è quella relativa all'occupazione del suolo pubblico, quella che consente ai piccoli bar e ristoranti della nostra cittadina di mettere tavoli e sedie all'esterno del proprio locale, quando le condizioni degli spazi pubblici lo permettono. Tavoli e sedie che, quando ben curati, rendono più vive e piacevoli le nostre strade. Come sappiamo tutti, il periodo del lockdown ha interessato alcuni dei mesi in cui i cittadini utilizzano più volentieri i tavolini all'aperto. Nonostante questo, le piccole attività commerciali dovranno pagare una tassa per un diritto di occupazione che non hanno potuto esercitare. Qualcuno potrebbe sostenere che stiamo parlando di piccole cifre. A

NUOVO CEMENTO A CONCOREZZO. ECCO COME SIAMO MESSI.

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In occasione dell'ultimo Consiglio Comunale, l'Amministrazione di Mauro Capitanio ha presentato il nuovo Piano di Governo del Territorio, manifestando l'intenzione di costruire un nuovo quartiere nelle parti verdi di via Kennedy. Si tratta di un'area di ben 97.000 metri quadri, 16 volte più grande di quella cementificata con la nuova LIDL. Cosa dice l'Amministrazione Capitanio sulla cementificazione a Concorezzo? I componenti della Lega Nord Concorezzo hanno lodato a più riprese il quadro ambientale della nostra cittadina e la gestione virtuosa del territorio, forse con l'obiettivo di minimizzare l'impatto che il nuovo piano di urbanizzazione potrebbe avere. Come stanno davvero le cose? Cosa dicono i dati? L'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ha indicato la Provincia di Monza e Brianza come la peggiore d'Italia, con un consumo di suolo vicino al 40,5%. Con il 42% di suolo consumato, Concorezzo è addirittura sopra la media

CONCOREZZO. ALTRO CEMENTO IN ARRIVO.

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Ieri sera l'Amministrazione ha presentato il Piano di Governo del Territorio, con la previsione di nuovo cemento in via Kennedy. Parliamo di una superficie di oltre 97.000 metri quadri, su entrambi i lati della strada, su cui l'Amministrazione intende avviare l'innesto di un nuovo quartiere. Volendo fare un confronto per rendere più evidente la portata di questo intervento, la costruzione della LIDL ha consumato un'area di circa 6000 metri quadri. Il nostro territorio ha nel consumo di suolo uno dei principali problemi da affrontare e risolvere. A certificarlo sono i dati forniti ogni anno da ISPRA, oltre che tutta la letteratura disponibile sull'argomento. Consumare suolo a Concorezzo significa sottrarre una risorsa preziosa alle generazioni future, impattare negativamente sulla qualità della vita, ridurre l'attrattività del territorio con effetti deleteri sul valore degli immobili. Ci opporremo con fermezza a questo piano di cementificazione. A partire da oggi

ASILO XXV APRILE. L'AMMINISTRAZIONE DEVE RIPENSARCI.

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La buona politica è capace di rivedere le proprie scelte a fronte di accadimenti inaspettati e cambiamenti del contesto in cui opera. Agli errori si può spesso porre rimedio, a condizione si abbia la giusta dose di umiltà e lucidità, oltre che le competenze necessarie. Sul piano generale, la pandemia ha reso necessario un ripensamento dei luoghi e dei tempi della scuola, coinvolgendo 8 milioni di studenti e diverse migliaia di plessi scolastici. Occorre essere chiari: a livello nazionale sono troppe le incertezze e si sono commessi diversi errori. Che dire di Concorezzo? Soffermiamoci sul caso della scuola materna comunale di via XXV Aprile, che ci rende da tanti anni orgogliosi. L'Amministrazione ha deciso di tagliare, riducendone le sezioni, comprimendo il corpo docenti e riorganizzando i bambini in classi più affollate. Il tutto per risparmiare poche migliaia di euro all'anno, a danno di un servizio pubblico importante. Ci siamo battuti per un cambio di direzione, insieme a