ASFALTI BRIANZA. LA NUOVA BEFFA E GLI ERRORI DELLA POLITICA.
Prendetevi tre minuti, questo post è importante. Il 22 maggio Asfalti Brianza ha inviato una lettera al Comune di Concorezzo, affermando di non voler procedere con la rimozione dei rifiuti stoccati illegalmente.
La ragione? Secondo l'azienda i camion adibiti al trasporto producono troppa CO2 e il piano di smaltimento si scontra con i principi dell'economia circolare. In altri termini, la proprietà è preoccupata per l'inquinamento riconducibile al trasporto dei fresati, auspicando di poter ottenere una nuova autorizzazione per modificare la produzione e ricominciare da capo. Parola di un'azienda i cui fumi insopportabili preoccupano migliaia di cittadini.


La nostra posizione è chiarissima, da sempre. Già a settembre abbiamo chiesto all'Amministrazione di eseguire accertamenti e controlli indipendenti, sullo stabilimento e sulle emissioni, utili a supportare un'ordinanza restrittiva.
La lettera di Asfalti Brianza è un nuovo schiaffo alle istituzioni, una beffa per i tanti cittadini esasperati. Non possiamo permettere sia compromessa ulteriormente la fiducia nelle autorità pubbliche, dinanzi alle preoccupazioni e ai disagi che i cittadini vivono quasi ogni sera.
Abbiamo chiesto al Sindaco, come facciamo da settembre, di correggere la linea politica e intervenire con un'ordinanza di chiusura dello stabilimento. La nostra valutazione è cristallina: c'erano e ci sono tutti i margini per intervenire. Questa nuova beffa è solo l'ennesima conferma.