CENTRI ESTIVI 9-14 ANNI. UN BEL PROGETTO, GRAZIE AI VOLONTARI. E L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE?

 


Quest'anno l'organizzazione dei centri estivi ha richiesto un grande sforzo a tutti gli enti coinvolti, spesso con limitazioni importanti dell'offerta, sopratutto in termini di posti disponibili.
Concorezzo ha saputo rispondere: l'Oratorio cittadino, insieme a tante realtà di volontari, ha costruito un progetto di qualità e valore educativo, con tante attività interessanti. Ancora una volta, nel momento del bisogno, le persone che animano la nostra cittadina non hanno perso l'occasione di darsi da fare per il bene della comunità. Ne siamo orgogliosi.
Cosa prevede il progetto? I ragazzi che si iscriveranno potranno accedere ad un massimo di tre laboratori alla settimana, ognuno della durata di tre ore, per un totale di 9 ore settimanali.
In tempi normali l'Oratorio riusciva a garantire un progetto educativo capace di riempire l'intera giornata, tutta la settimana. Pretendere possa farlo oggi, con norme stringenti e serie difficoltà gestionali, sarebbe irragionevole oltre che ingiusto.
Un'Amministrazione davvero sul pezzo, preso atto del grande contributo del volontariato cittadino, si sarebbe mossa per proporre dei servizi complementari. Un obiettivo prioritario, dal punto di vista di chi governa la città, dovrebbe essere quello di garantire ai ragazzi un'offerta che possa impegnarli diverse ore ogni giorno, coniugando il tempo lavoro della famiglia con la cura dei giovanissimi. Per raggiungere questo obiettivo occorrono competenza e capacità d'azione; non bastano dirette e post Facebook.
Purtroppo a Concorezzo rimarrà una lacuna significativa, che obbligherà tanti genitori a dover cercare soluzioni alternative, anche fuori dal territorio comunale. Su questo punto torneremo nei prossimi giorni.
Se da una parte siamo felici di vivere in una cittadina attiva e che sa darsi da fare, dall'altra dobbiamo rilevare come il contributo dell'Amministrazione sia molto al di sotto delle esigenze del momento. Forse a chi governa la città mancano idee e competenze specifiche; forse mancano le persone giuste.