LA CITTA' CHE VORREMMO. PARLIAMO DI MOBILITA' DOLCE.


Fermiamoci un attimo e chiediamoci come ci piacerebbe fosse la nostra cittadina nei prossimi anni. Scegliamo un argomento preciso e proviamo ad essere concreti: parliamo di mobilità. Guardandoci intorno è facile condividere una valutazione. Nonostante non manchino i punti di forza, c'è molto da migliorare. La rete ciclabile è a tratti carente e in alcuni casi manca una seria manutenzione dell'esistente.
Gli esempi sono ben noti a tutti. Pensiamo al collegamento assente con Villasanta o al tratto di via S. Rainaldo, usato spesso come parcheggio dalle auto; guardiamo alla mancanza di un percorso ciclabile che colleghi Rancate con il resto del paese, da sviluppare lungo via Ozanam fino al collegamento con la nostra scuola; ci riferiamo alla necessità di fare manutenzione sul percorso verso le Torri Bianche o alla possibilità di rendere raggiungibili con la bicicletta la cascina Baragiola e tutte le nostre altre cascine. A noi piacerebbe che la pista ciclabile lungo via Volta, ampia e ben alberata, fosse la regola e non l'eccezione. Più nel piccolo, in tanti ci segnalino come spesso manchino posteggi per le bici nei luoghi in cui sono collocati alcuni servizi.
⭕ Abbiamo più volte proposto la realizzazione di nuovi tratti ciclabili: la cartina qui sotto può dare un'idea di dove si potrebbe intervenire. Ma perché si fatica a conseguire risultati davvero apprezzabili? A nostro avviso, manca un punto di vista solido e aggiornato sul punto. Per rendersene conto, bisogna guardare gli atti e i documenti disponibili.
⭕ Il Piano di Governo del Territorio è piuttosto carente in materia di mobilità dolce. Per verificarlo è sufficiente esaminare le indicazioni contenute nel Piano dei Servizi, ad esempio a pagina 86. Gli enunciati sono generici e in tutto il PGT manca un inquadramento preciso degli interventi necessari. Abbiamo provato a correggere il tiro, ma i nostri suggerimenti non sono stati accolti. Qui il link al documento, per verificare: https://bit.ly/3kC2X9h
⭕ Del tutto diverso è l'atteggiamento tenuto nel finanziare opere viabilistiche di dubbia utilità, spesso molto costose. Lo studio sulla mobilità allegato al piano si sofferma a più riprese su possibili nuove rotonde da realizzarsi su tutto il territorio comunale. Molte di queste sono francamente assurde. Potete verificarlo qui, andando a pagina 6: https://bit.ly/3sX0SZt
Negli scorsi mesi ci siamo soffermati su un caso concreto. Esaminando gli incidenti stradali registrati dalla Polizia Locale, abbiamo dimostrato come la rotonda tra via Dante e via Volta (costata oltre mezzo milione di euro) sia inefficace sul fronte della sicurezza, oltre che superflua dal punto di vista dello scorrimento su strada. Potete controllare qui: https://bit.ly/3yx8Jhk
‼ Siamo contrari alle rotonde in linea di principio? No. Semplicemente con quei soldi avremmo potuto finanziare un intervento significativo e ben più rilevante per i cittadini, ad esempio in materia di mobilità dolce.
‼ In altri termini, abbiamo tutti perso un'occasione per realizzare un'iniziativa davvero rivolta al futuro. Perché torniamo su questo punto? Nei prossimi mesi la nostra cittadina potrebbe essere destinataria di nuove risorse nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Sarebbe un peccato perdere altre occasioni per dare più concretezza alla città che vorremmo.
👉 Qui di seguito le nostre prime 18 proposte per una città più moderna, non solo in materia di mobilità. Le abbiamo presentate nel 2019. Molte sono ancora attuali: https://www.larondineconcorezzo.com/le-nostre-prime-18...