SCUOLA IN VIA OZANAM. L'ATTUALE AMMINISTRAZIONE PROVI AD IMPARARE DA UNA STORIA IMPORTANTE.


Oggi vogliamo raccontarvi una storia lunga quarant'anni, con protagonisti che hanno lavorato all'unisono per fare della scuola di via Ozanam un punto di forza della nostra comunità. Dedicateci qualche minuto.
A partire dai primissimi anni '80 la sindaca Matilde Grassi raccolse l'eredità del sindaco Lino Brambilla, plasmando una scuola all'avanguardia e pensata con un obiettivo molto chiaro: avere nel grande parco il suo più visibile punto di forza. La visione originaria non tardò a consolidarsi già negli anni seguenti, con il mandato di Alberto Brambilla e il contributo positivo degli amministratori successivi, a prescindere dal colore politico di appartenenza.
Quando venne costruita la Caserma dei Carabinieri su una parte del giardino scolastico originario, l'Amministrazione di Alberto Bernareggi decise di cedere due nuove aree verdi alla scuola come compensazione, finendo con l'allargare ulteriormente la metratura complessiva del parco. Con Antonio Lissoni, prese vita il progetto delle "Aule Verdi", diventato un modello di riferimento per l'educazione ambientale in tutta Italia. Ci furono finanziamenti significativi per investire sulla vocazione ecologica dell'istituto, con laboratori e sperimentazioni didattiche che hanno lasciato il segno. Durante il mandato di Riccardo Borgonovo, non è mai stata avanzata l'ipotesi di sfruttare gli spazi verdi del parco scolastico per finalità diverse da quelle educative, nonostante non mancassero già allora alcuni interessi orientati altrimenti.
Un primo risultato di questa continuità è sotto gli occhi di tutti. Tanti bambini hanno negli anni potuto condividere un'esperienza educativa quasi mai garantita altrove, con un parco straordinario che ne ha accompagnato la crescita, stimolato la sensibilità e arricchito i ricordi. Il tutto grazie al lavoro di insegnanti appassionate e una dirigenza determinata nel valorizzare un patrimonio di grande valore. Un patrimonio di tutti e un polmone per il quartiere.
Cerchiamo di guardare da vicino alcuni dettagli. Non è un caso che l'edificio di oggi sia collocato ai margini del giardino, in modo compatto, con un accesso diretto su via Ozanam e molto distante dalla strada provinciale. Non è un caso siano stati piantati negli anni centinaia di alberi, piante da frutto, con un noccioleto nel cuore del giardino, alternando prati per il gioco, spazi pendenti e aree boschive, per ospitare esperienze educative ricche e diversificate. Non è un caso che la scuola Don Gnocchi sia diventata negli anni un riferimento per tutto il territorio, ospitando tante iniziative che avevano nel parco una condizione imprescindibile.
Eppure il Sindaco e la Giunta di oggi insistono. Dinanzi a questa storia, inseguono linee progettuali approssimative, grossolane, pensando il parco come uno spazio per poterci fare altro. Il tutto compromettendo i frutti di un lavoro lungo nel tempo e animato da una visione lungimirante e che abbiamo il dovere di riconoscere.
Ecco alcuni cardini del progetto pensato dall'attuale Amministrazione. Spostare l'edificio scolastico al centro del parco, abbattendo larga parte degli alberi oggi esistenti e dividendo in aree più piccole il giardino. Realizzare un'ampia area parcheggio sul fianco della scuola, sacrificando altro verde della scuola a beneficio di una piazza asfaltata di oltre 3000 mq. Adoperare lo spazio che verrebbe lasciato libero dal plesso attuale per una piazzuola e un'area per la sosta veloce. In queste linee progettuali non c'è nulla che tenga conto di una storia dal segno completamente diverso e che abbiamo provato a raccontarvi, con tutti i suoi successi.
E' una soluzione seria e ben pensata quella dell'attuale Amministrazione? Si può davvero credere che abbia qualcosa a che vedere con le esigenze dei bambini? Per quale ragione l'Amministrazione insiste a perseguirla? Nei prossimi giorni risponderemo nel dettaglio a queste domande, condividendo approfondimenti e pubblicando i dettagli di una proposta alternativa.
I fondi in arrivo dal Governo ci consegnano un'occasione irripetibile e faremo del nostro meglio affinché chi oggi amministra colga questa opportunità come si deve. Non ci accontenteremo di soluzioni al ribasso e, proprio per questo, restiamo a disposizione per valutare e raccogliere tutti gli spunti che ci vorrete dare.