PEDEMONTANA. CONCOREZZO NON DORMA SONNI TRANQUILLI.



Alcuni cittadini ci hanno contattato per sapere in che modo Concorezzo potrebbe essere impattata da Pedemontana. Vogliamo rispondere il più chiaramente possibile, attenendoci ai fatti accertati e alla documentazione disponibile a livello provinciale, dal momento che il Comune di Concorezzo non è stato coinvolto dai livelli istituzionali superiori in alcun ragionamento di merito.
⭕ Pedemontana potrebbe passare da Concorezzo. Non lo diciamo noi, ma i documenti agli atti. Nello studio di fattibilità oggi disponibile, è considerata anche la tratta che riportiamo in grafica. Nell'ipotesi esaminata da Regione Lombardia, il tratto concorezzese sarebbe prevalentemente in galleria con un innesto significativo alla Tangenziale Est, tra Concorezzo ed Agrate. Nella relazione esplicativa, questa opzione viene considerata "valida dal punto di vista della tecnica stradale".
⭕ Nonostante questa possibilità, le carte disponibili specificano come l'opzione appena richiamata non risponda al momento alle necessità della committenza. In altre parole, al momento, si ritiene più percorribile un'altra opzione. Ma questo non basta affatto e vi spieghiamo il perché.
⭕ Non possiamo escludere le cose cambino rapidamente. Negli scorsi mesi i vertici politici di Regione Lombardia hanno più volte cambiato linea, tirando fuori dal cassetto opzioni progettuali mai considerate prima e taciute ai comuni interessati. Il caso della tratta "D Breve" è emblematico, un'opzione mai contemplata prima di alcuni mesi fa, mai discussa con i comuni interessati e che potrebbe percorrere il Vimercatese da Ruginello ad Agrate, a soli 3 km di distanza dalla A51 (Tangenziale Est). Qui alcuni dettagli: www.larondineconcorezzo.com/pedemontana
Permetteteci infine di chiarire un punto essenziale. La nostra mobilitazione sul tema si inserisce in una visione complessiva del territorio, il cui destino abbraccia anche la comunità concorezzese. Crediamo doveroso promuovere un fronte coeso in difesa della nostra terra, dei nostri parchi, delle aree protette, dei centri urbani che verrebbero danneggiati più duramente. Il tutto senza ridurre la questione ai confini di un comune piuttosto che di un altro.