PEDEMONTANA. E' IL MOMENTO DELLA RISOLUTEZZA.



Il Consiglio Provinciale del 3 novembre ha avviato l'esame della mozione depositata da Brianza Rete Comune, con primo firmatario il nostro Francesco Facciuto, oggi Presidente della Commissione Garanzia e Controllo dell'Ente. Se approvata, la mozione impegnerà la Provincia di Monza e della Brianza ad attivare un percorso di supervisione attiva sul caso Pedemontana, diffidando Regione Lombardia dal continuare a procedere unilateralmente e senza un vero coinvolgimento degli enti locali. Il testo della mozione è reperibile qui: www.larondineconcorezzo.com/pedemontana
Di tutta risposta e con un dibattito d'aula non ancora concluso, il Presidente della Provincia Luca Santambrogio ha annunciato un nuovo studio per documentare l'impatto trasportistico dell'eventuale realizzazione di Pedemontana. Un'iniziativa non all'altezza della mozione presentata, del tutto insufficiente e che oggi assume il sapore di una mera contromossa comunicativa. Sul piano sostanziale, sembra invece mancare il coraggio di prendere atto di un quadro complessivo ben più critico e preoccupante. Entriamo in qualche dettaglio.
Proprio in occasione della seduta del Consiglio Provinciale del 3 novembre, Francesco Facciuto ha ricostruito il "caso Pedemontana" alla luce di alcune evidenze determinanti, soffermandosi su quattro punti che dovranno essere presi in seria considerazione da tutti i membri del Consiglio, Presidente incluso.
⭕ Sul piano politico, l'attuale governo di Regione Lombardia ha mantenuto una condotta omissiva, peraltro denunciata da numerosi sindaci del territorio e indipendentemente dal colore politico di appartenenza. Questa condotta, del tutto incompatibile con il doveroso profilo di cooperazione istituzionale che ogni ente dovrebbe perseguire, impone oggi un serio approfondimento in ordine all’iter amministrativo seguito e alla legittimità delle operazioni messe in campo.
⭕ Sul piano di merito, le relazioni tecniche agli atti si mostrano incapaci di consegnare elementi conclusivi a sostegno dell’effettività utilità dell’opera. Le analisi trasportistiche depositate nel 2009 e nel 2019 presentano palesi difformità, mentre paiono trascurabili i miglioramenti previsti sul fronte del traffico d'area, soprattutto se raffrontati agli enormi e sicuri costi economici, oltre che all'impatto ambientale dell'opera.
⭕ Sul piano economico-finanziario, Pedemontana presenta palesi fragilità. A tal proposito, è sufficiente richiamare le recenti valutazioni della Corte dei Conti, un organo di rango costituzionale intervenuto in occasione del Giudizio di Parificazione per il Rendiconto di Gestione di Regione Lombardia, datato 20 luglio 2022. Un fatto preoccupa: a fronte delle "ingentissime risorse pubbliche" messe in campo, sottolinea la Corte dei Conti, i costi dell'operazione "ricadranno interamente sulle generazioni future" in un quadro documentale che rende oggi impossibile valutare l'effettiva sostenibilità economica dell'operazione condotta dall'attuale governo di Regione Lombardia.
⭕ Sul fronte ambientale è infine emersa una palese sottostima dell'impatto a danno del Parco Agricolo Nord Est. Le relazioni agli atti non hanno nemmeno avuto la cura di considerare la cartografia aggiornata in merito all'effettiva estensione del parco: la tratta "D breve" entrerebbe oggi quasi per intero nell'area protetta, con ricadute eco-sistemiche più che rilevanti.
E' proprio in virtù di queste considerazioni che un fronte sempre crescente di amministratori si sta mobilitando. Se da un lato i sindaci hanno iniziato a muoversi trasversalmente e all'insegna di un'unità di intenti, la condotta del leghista Santambrogio appare nella migliore delle ipotesi ambigua. La mozione in questione è dunque un'occasione importante per assumere una posizione chiara, per mettere al centro una precisa visione e un preciso progetto per il territorio.
E' tempo di affrontare il nodo Pedemontana con la necessaria risolutezza, adoperandosi per conseguire alcuni obiettivi comuni: la salvaguardia del benessere dei nostri concittadini; l'uso attento e meticoloso del denaro pubblico; la cura del nostro territorio, già oggi compromesso da un'eccessivo livello di urbanizzazione; la realizzazione di infrastrutture davvero utili ai cittadini e non finalizzate a soddisfare l'interesse di qualche raggruppamento o coerenti soltanto con la logica di partito.
‼ Nei prossimi giorni vi proporremo nuovi approfondimenti su ciascuno dei punti richiamati, portando evidenze documentali che confidiamo possano interessarvi, affinché il nostro lavoro possa essere utile anche per comprendere la posta in gioco.
Ragionando insieme sulle palesi contraddizioni di un'opera vecchia e inadeguata, emergerà presto una visione e un progetto di territorio alternativo. Un progetto in cui avranno cittadinanza soltanto quelle proposte di merito elaborate nell'esclusivo interesse dei cittadini.