A partire dall'1 settembre entreranno in campo gli aumenti tariffari per il trasporto pubblico voluti dall'attuale governo di
Regione Lombardia. Il costo dei biglietti e degli abbonamenti ferroviari aumenterà del 4,01%, mentre per le linee autobus il rincaro previsto sarebbe del 4,81%. Il tutto senza che siano previsti miglioramenti per il servizio.

L'ennesimo rincaro
per i pendolari e il parallelo deterioramento del trasporto pubblico si sposano con la significativa esposizione finanziaria messa in campo per la realizzazione di autostrade carissime per gli utenti e che paiono destinate a restare semideserte. Il "caso Pedemontana" è un esempio in tal senso: nelle stesse settimane in cui definiva i rincari, Regione Lombardia stanziava ulteriori 606 milioni di euro per la realizzazione dell'autostrada.

Vogliamo ricordare come
Autostrada Pedemontana Lombarda si regga sull'impiego di "ingentissime risorse pubbliche", il cui "onere ricadrà interamente sulle future generazioni" e in “un quadro disomogeneo e non sufficientemente trasparente sotto il profilo dei criteri, dei modelli tariffari applicati e dei sistemi di ammortamento degli investimenti.” Questi virgolettati sono estratti da un recente pronunciamento della Corte dei Conti.

La documentazione della Corte, dove possono ritrovarsi gli estratti riportati, e altre informazioni sul "caso Pedemontana" sono disponibili sul nostro sito:
www.larondineconcorezzo.com/pedemontanaConfidiamo che queste poche righe possano contribuire a chiarire il senso del nostro impegno. Il nostro territorio è oggi destinatario di scelte politiche, in materia di mobilità e infrastrutture, che nulla hanno a che fare con l'interesse dei cittadini. Noi vogliamo concorrere ad un cambio di rotta.