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Visualizzazione dei post da giugno, 2025

ST MICROELECTRONICS. IL TERRITORIO SI MOBILITA

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Contro quel piano industriale che minaccia il lavoro Sala gremita ieri sera ad Agrate Brianza . Il Sindaco Simone Sironi ha chiamato in assemblea cittadini, lavoratori, forze sindacali, rappresentanti delle istituzioni. Abbiamo risposto in tanti. L'attuale management di ST Microelectronics pare intenzionato a mettere in discussione il futuro del sito agratese. Gli esuberi potrebbero essere 1500. Durissimo sarebbe il colpo anche per l'indotto e per il territorio nel suo insieme. Oggi la produzione agratese è a pieno regime. Rilevantissimo è l'ecosistema fatto di professionalità, competenza, rapporti con il sistema territoriale e con la ricerca. La politica ha il dovere di occuparsi di tutto questo, adoperando tutti gli strumenti necessari affinché il piano industriale sia rivisto in modo significativo. Occorre ricordare che il Governo - attraverso la sua partecipazione al 50% in STMicroelectronics Holding N.V. - esercita un'influenza determinante sulla governance dell...

ST MICROELECTRONICS E IL FUTURO DELLA BRIANZA

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Un incontro pubblico importantissimo STMicroelectronics è una delle realtà produttive più importanti e strategiche del nostro Paese. Presso il sito di Agrate Brianza sono occupati oltre 5.300 lavoratori, altamente specializzati, oggi preoccupati per il loro futuro. Ringraziamo l'Amministrazione di Agrate e il Sindaco Simone Sironi per aver organizzato un importantissimo incontro pubblico, coinvolgendo le rappresentanze sindacali e istituzionali del territorio. Lato nostro, non mancheremo di partecipare. Occorre ricordare che il Governo - attraverso la sua partecipazione al 50% in STMicroelectronics Holding N.V. - esercita un'influenza determinante sulla governance dell'azienda. Per questo, ha il dovere di tutelare gli interessi strategici del Paese, anche in difesa delle migliaia di lavoratori del sito di Agrate.

VIVERE DA CITTADINI, LAVORARE CON DIGNITÀ

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L'8 e il 9 giugno votiamo SÌ. Senza indugi, con responsabilità Il nostro SÌ ai quesiti referendari nasce dalla convinzione che ci sia molto da fare in tema di lavoro e cittadinanza. È il momento di dare un segnale chiaro e avviare un nuovo percorso di giustizia e inclusione: troppe sono ancora le ingiustizie, troppe le mancanze. Le ragioni del SÌ sono state sostenute con autorevolezza da alcuni dei più prestigiosi punti di riferimento del nostro Paese: nel mondo del lavoro, nelle istituzioni, nelle università, nell’associazionismo e in tante realtà che fanno dell’impegno civile il proprio linguaggio. A queste forze positive ci ispiriamo. Con queste forze ci sentiamo in sintonia, portando avanti ogni giorno il nostro impegno concreto per la comunità e per il territorio in cui viviamo. @follower Per approfondire: www.referendum2025.it/news

RACCONTARE LA GUERRA PER COSTRUIRE LA PACE

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Il racconto di Claudia, infermiera pediatrica sul campo Il massacro di Gaza, la guerra in Ucraina, il conflitto in Sudan. Vicende tragiche che devono interrogarci e muoverci. Origine di crisi umanitarie intollerabili, in cui sono spesso i civili, gli innocenti, a pagare il prezzo più alto. Claudia Pagani, infermiera pediatrica di EMERGENCY , lavora nei teatri di guerra. Ci racconterà la sua esperienza, ciò che ha vissuto e quanto ha imparato sul campo. Con lei interverrà anche la prof.ssa Tiziana Di Vito, volontaria per Emergency Monza . Vi aspettiamo mercoledì 18 giugno alle ore 20:45, presso la Sala di Rappresentanza del Comune di Concorezzo , in Piazza della Pace.

PERCHÉ NON POTEVAMO RESTARE IN SILENZIO

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Il nuovo Questore, le parole del Ministro e il valore delle istituzioni Il Ministro Matteo Piantedosi ha fatto sapere che Filippo Ferri non si tocca. Viene dunque confermata - almeno per il momento - la prestigiosa promozione a Questore della Provincia di Monza e Brianza , nonostante i gravi fatti accertati in via definitiva. "Farà bene. Ha scontato episodi e situazioni che gli furono in qualche modo attribuite. Non vedo perché rivedere questa decisione." Una dichiarazione eloquente ma che non sorprende, quella di Piantedosi. Secondo il Ministro, il lavoro di indagine delle Forze dell'Ordine, le ricostruzioni frutto dell'impegno e delle dichiarazioni di agenti di polizia rigorosi, oltre che la conseguente sentenza definitiva della Magistratura non portarono all'accertamento di responsabilità gravissime e depistaggi criminosi. Si sarebbe trattato, invece, di vaghi "episodi e situazioni", non accertati né provati, ma solo "in qualche modo attribuiti...