AREA FRETTE. UN ALTRO RINVIO PER CONCOREZZO


E anche in questo caso le responsabilità sarebbero altrove
Il marcato rallentamento sull’area Frette si colloca in un quadro generale di inefficienze ormai evidenti a tutti. Accanto alla storica stecca tra via Dante e via Vittorio Veneto, si sarebbe dovuto inaugurare già a novembre un nuovo spazio pubblico. Non sarà così.
Come per la scuola di via Ozanam e per la realizzazione della Residenza Sanitaria Assistenziale, anche in questo caso l’attuale Amministrazione mostra uno scarto enorme tra una comunicazione dall’impronta propagandistica e l'inefficacia dell'azione amministrativa.
Sui temi amministrativi più complessi i limiti sono seri: mancano la cura per i dettagli, l'attenzione per i processi, una programmazione solida, una postura seria e paziente. Prova ne sia che anche in questo caso l'Amministrazione non ha tardato a far sapere che le responsabilità di quanto accaduto sarebbero da ricercare altrove.
Una volta sono i progettisti; un'altra i proprietari dei terreni; un'altra volta chi realizza l'appalto o chi ha l'incarico sul dato servizio, che sia la pulizia delle strade o la cura del verde urbano; un'altra volta ancora sono le minoranze consiliari troppo puntigliose o le condizioni meteo sempre avverse.
Come mostrano gli articoli di stampa recentemente pubblicati da Il Cittadino e Prima Monza, per la questione Frette l'Amministrazione parla della responsabilità del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco. Lato nostro tendiamo a fidarci poco di chi non si assume mai delle responsabilità sulle cose che non funzionano e siamo fiduciosi che ogni cittadino possa trarre tutte le conclusioni del caso.