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Visualizzazione dei post da novembre, 2025

CEMENTO IN VIA KENNEDY: AFFARI MILIONARI E I SOLITI NOTI

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Scaricati su giovani e famiglie i costi dell'operazione. Il Cittadino di oggi mette in prima pagina lo scandalo dell'edilizia convenzionata concorezzese, ricostruendo con un servizio di due pagine quanto accaduto. Una storia che coinvolge volti ben noti delle vicende locali. Il 21 marzo 2025 l'impresa costruttrice chiede un rialzo del prezzo, da 1860 a 2400 euro al metro quadro. L'Amministrazione non solo esegue, ma va ben oltre. Modifica il Regolamento di Edilizia Convenzionata arrivando a 2697 euro. Un valore ulteriormente incrementabile, sfruttando una norma ad hoc. Nel frattempo il sindaco e l'assessore all'urbanistica - senza informare i colleghi di maggioranza - convocano il 6 novembre 2025 i cittadini che non vogliono vendere il loro terreno all'impresa. Presenti i costruttori e i loro tecnici; assente il funzionario pubblico che dovrebbe garantire imparzialità e trasparenza.

AMMINISTRATORI AL SERVIZIO DEGLI INTERESSI DI POCHI

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Edificazione in via Kennedy ed edilizia convenzionata. Il 21 marzo 2025 l'impresa costruttrice interessata al comparto di via Kennedy chiede al Sindaco Capitanio di portare da 1860 euro a 2400 euro il prezzo al metro quadro dell'edilizia convenzionata, una tipologia di edilizia che dovrebbe avere prezzi calmierati per chi non può accedere ai valori di mercato. Lo strumento urbanistico vigente prevede un 25% di edilizia convenzionata obbligatoria su via Kennedy. Viste le richieste del costruttore, l'Amministrazione si è subito attivata per rispondere alle esigenze dell'impresa costruttrice, predisponendo una modifica del Regolamento di Edilizia Convenzionata approvato solo due anni fa. Ecco il risultato: grazie alla modifica approvata dall'attuale Amministrazione, un appartamento in edilizia convenzionata di 75 mq passa oggi da 139.500 euro a 180.000 euro, con un prezzo che potrà essere ulteriormente incrementato fino a quasi 200.000 euro applicando la flessibilità p...

CEMENTO IN VIA KENNEDY. SI AGGRAVA IL QUADRO

Disatteso il protocollo di legalità sull'operazione. In relazione a quanto pubblicato ieri, ci soffermiamo ora su un elemento che produrrà sicure conseguenze. Da una verifica documentale attivata in queste ore, è emerso che agli atti non risulta il verbale dell'incontro tenutosi il 6 novembre, né la struttura tecnica del Comune è stata informata sui contenuti della riunione. Il sindaco e l'assessore all'urbanistica si sono mossi in autonomia. Hanno interloquito direttamente con i costruttori e i loro tecnici. Hanno convocato i piccoli proprietari non intenzionati a vendere i terreni ad una riunione con l'impresa, senza garantire la presenza del funzionario comunale responsabile del procedimento. Quanto accaduto si pone in palese violazione del Patto d'Integrità adottato dall'Amministrazione con la Delibera n. 161 del 14.12.2023 al fine garantire la massima trasparenza del procedimento e assicurare il rispetto dell'interesse pubblico. In particolare - rip...

CEMENTO IN VIA KENNEDY. LA LEGA HA SUPERATO IL LIMITE

La grave condotta del sindaco e dell'assessore. Il 6 novembre il sindaco e l’assessore all’urbanistica hanno convocato un incontro con l’impresa interessata al piano di cementificazione di via Kennedy e con i piccoli proprietari che ad oggi non intendono cedere i propri terreni. L’incontro si è svolto senza la presenza dei tecnici comunali e del funzionario responsabile del procedimento, mentre erano presenti i tecnici incaricati dall’impresa costruttrice. Un fatto grave, che rischia di far apparire l’attuale Amministrazione come mera portatrice di interessi privatistici, pure disposta ad intervenire direttamente nelle interlocuzioni tra privati. L’assenza del funzionario comunale ha concretamente privato i piccoli proprietari della presenza al tavolo di una voce tecnica e istituzionale imparziale, in grado di garantire una prospettiva autonoma rispetto a quella dell’impresa. Questo modo di operare solleva ulteriori seri interrogativi sulla trasparenza, sull’equilibrio delle scelte...

AREA FRETTE. UN ALTRO RINVIO PER CONCOREZZO

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E anche in questo caso le responsabilità sarebbero altrove Il marcato rallentamento sull’area Frette si colloca in un quadro generale di inefficienze ormai evidenti a tutti. Accanto alla storica stecca tra via Dante e via Vittorio Veneto, si sarebbe dovuto inaugurare già a novembre un nuovo spazio pubblico. Non sarà così. Come per la scuola di via Ozanam e per la realizzazione della Residenza Sanitaria Assistenziale, anche in questo caso l’attuale Amministrazione mostra uno scarto enorme tra una comunicazione dall’impronta propagandistica e l'inefficacia dell'azione amministrativa. Sui temi amministrativi più complessi i limiti sono seri: mancano la cura per i dettagli, l'attenzione per i processi, una programmazione solida, una postura seria e paziente. Prova ne sia che anche in questo caso l'Amministrazione non ha tardato a far sapere che le responsabilità di quanto accaduto sarebbero da ricercare altrove. Una volta sono i progettisti; un'altra i proprietari dei t...

SALE IL TIMORE TRA I PROMOTORI DI PEDEMONTANA

Costi esorbitanti e pedaggi insostenibili per i cittadini Unica TV riprende il nostro approfondimento sui pedaggi di Pedemontana: un’analisi semplice ma efficace, che sta alimentando il dibattito anche in quei settori della politica che in passato hanno sostenuto l’opera senza riserve. Rivedere i pedaggi significherebbe però mettere mano all’intero Piano Economico Finanziario, facendo emergere con chiarezza il nodo di fondo: l’insostenibilità complessiva di questo gigante dai piedi d’argilla. Mentre le preoccupazioni dei padrini e dei promotori dell'opera crescono, anticipiamo che nei prossimi giorni pubblicheremo nuovi elementi per rendere chiara la necessità di fermare Pedemontana.

COSA POSSIAMO FARE PER PROTEGGERE LA NOSTRA TERRA?

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Una serata per conoscere e per promuovere azioni concrete. Il cemento continua ad avanzare in Brianza, nonostante la nostra sia già la provincia più cementificata d’Italia. Troppa politica tace e mancano azioni concrete per invertire la rotta. Per questo proponiamo una serata di approfondimento sulla tutela del suolo, per rimettere la persona e i suoi bisogni al centro. Interverrà il prof. Paolo Pileri, professore del Politecnico di Milano e autore del libro "Dalla parte del suolo - L'ecosistema invisibile". Cosa sta succedendo sul nostro territorio? Quali trasformazioni e quali processi sono in corso? Cosa possiamo fare per proteggere la nostra terra? Ci sono alternative al cemento per un'economia fiorente? Quali buone pratiche occorre promuovere? Una serata pensata e promossa insieme al comitato Ferma Ecomostro D Breve , realtà preziosissima del nostro territorio, in prima linea nella battaglia per fermare Pedemontana. Un esempio di impegno civile e difesa del bene ...

QUANTO COSTEREBBE USARE PEDEMONTANA?

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Guardiamo insieme il piano tariffario a carico dei cittadini Sul Giornale di Vimercate di oggi Francesco Facciuto descrive bene il quadro, proponendo ai lettori questo grafico a proposito dell'andamento del pedaggio di Pedemontana nel tempo, entrando davvero in tanti dettagli. Guardiamo insieme i punti principali come messi in evidenza anche da Prima Monza . La linea rossa rappresenta l'andamento del pedaggio come approvato nel 2024. Nel primo anno di entrata in esercizio i cittadini pagherebbero 17 euro per andare da Lentate ad Agrate e ritorno (due comuni a meno di 50 km di distanza). Questi 17 euro diventerebbero 25 euro tra dieci anni, 35 euro tra venti anni e 50 euro tra trent'anni. La linea arancione rappresenta l'andamento dei pedaggi stabilito nel 2020. In soli quattro anni si è verificato un significativo rialzo. Questo lascia intendere cosa accadrà in futuro: il pedaggio subirà ulteriori rialzi per rendere sostenibile sulla carta il piano di rientro dell...

IL CEMENTO CHE AVANZA: NON SOLO PEDEMONTANA

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Le logiche e le cattive pratiche di un modello obsoleto. L’avanzata della cementificazione continua a rappresentare un problema serio per il nostro territorio. Nell’immagine potete vedere l’abbattimento dei boschi di Bernate, sacrificati per far spazio al cantiere di Pedemontana: una scena che colpisce e interroga. E non è tutto. Nonostante numerosi attori politici del nostro territorio dichiarino di voler tutelare le aree verdi residue, il consumo di suolo procede inesorabile - e non soltanto a causa di Pedemontana. Com’è possibile tutto ciò? Nei prossimi giorni pubblicheremo nuovi approfondimenti, analizzando casi studio, buone e cattive pratiche, oltre che alcuni processi decisionali attualmente in corso. Nel frattempo, condividiamo tre grafiche realizzate da Ispra - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e che aiutano a comprendere meglio la portata del fenomeno. La buona politica oggi è chiamata a una duplice responsabilità: da un lato, arrestare l’espansion...

IL CASO PEDEMONTANA E IL DOVERE DI PARLARE CHIARAMENTE

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Un'intervista per capire perché ci stiamo impegnando tanto. Il gruppo Brianza Rete Comune interviene oggi su Il Cittadino a proposito di Pedemontana. Segnaliamo in particolare l'intervista al nostro Francesco Facciuto , intervenuto a proposito di alcuni aspetti decisivi: l'insostenibilità economico-finanziaria del progetto, l'assurdità del piano tarrifario, la mancanza di trasparenza. Sapevate che un cittadino pagherebbe 17 euro per percorrere andata e ritorno Pedemontana da Lentate ad Agrate (a meno di 50 km di distanza)? E che questi 17 euro per il primo anno di entrata in esercizio dell'autostrada diventerebbero 25 euro dopo dieci anni, 35 euro dopo venti e 50 euro dopo trent'anni? Una progettazione che si basa su questi assunti è palesemente irrazionale e insostenibile. Il buco finanziario che si genererebbe ricadrebbe interamente sui cittadini lombardi. Dedicate qualche minuto alla lettura, ne vale la pena. Qui per approfondire: www.larondineconcorezzo....